Adotta un bene comune

Adotta un bene comune è il nome di un progetto che intende coinvolgere le tante persone di buona volontà che hanno il desiderio di vedere il proprio territorio tenuto con cura, esattamente come si fa con il proprio giardino

Queste persone sono disposte a dare un contributo affinchè i luoghi simbolo del paese (il Centro Civico, la piazza del sobborgo, il parco, ecc.) siano sempre puliti, ordinati e accoglienti. Queste persone amano i loro paesi e sono disposte a dedicare tempo e professionalità per la loro cura. In questi anni sul territorio dell'Argentario sono nate tante esperienze di volontariato civile che sono partite da un profondo senso di responsabilità. Uno stile di vita che nei nostri paesi sarà bene riprendere e rilanciare con forza e determinazione perché le nostre amministrazioni saranno sempre meno in grado di farsi carico dei servizi e delle offerte culturali e ricreative a cui ci hanno abituato in questi decenni di vacche grasse.

 

Volenti o nolenti i cittadini dovranno recuperare quel famoso art. 118 della costituzione laddove indica ai cittadini di “interagire con le amministrazioni pubbliche nella cura e conservazione dei beni comuni per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.

Oggi occorre che ognuno faccia la sua parte e che ogni cittadino si attivi per fare quello che può, a partire dalle proprie competenze e possibilità, se davvero ci tieniamo al bene comune. 

 

Fino ad oggi il volontariato si è sviluppato particolarmente verso il settore della Sanità, il sociale (circoli anziani), il ricreativo (sagre), i soggetti deboli (handicap), la solidarietà internazionale (aiuto ai paesi poveri) e in altri molteplici campi ma pochissime sono state le esperienze di aggregazione che hanno avuto come scopo la valorizzazione del territorio e dei beni civici, del contrasto al degrado urbano, dell’estensione del senso civico.

Come a fine ’800, a partire dalla povertà diffusa e dalla frantumazione sociale e familiare dovuta all’emigrazione, si sviluppò il movimento cooperativo nei vari settori dell’economia trentina, oggi, in piena crisi economica, di valori e di identità, ci sono le condizioni per riflettere sui benefici che potrebbero derivare da un volontariato che guarda prioritariamente ai bisogni, ai beni e ai valori della Comunità. 

 

E forse un giorno, ringrazieremo di aver subìto questa crisi trovandoci in una società più sobria ed equilibrata nei consumi e arricchita del valore del bene comune costruito e custodito insieme.   

 

Di seguito alcune storie virtuose di cittadine/i che si prendono cura di un pezzo di territorio, se ne fanno carico o meglio ancora lo adottano, mettendo in pratica gli ideali indicati da un O.d.G.  votato all'unanimità in consiglio Comunale di Trento (vedi di seguito testo in blu)

 

Cognola, 21 aprile 2010

Un gruppo di donne realizza una aiuola e poi l'adotta stabilmente, anacquandola ogni settimana.

Cognola, 25 settembre 2010

Un gruppo di giovani tinteggia le colonne del Centro Civico di Cognola.

Martignano, 26 agosto 2009

Un gruppo di giovani sta pulendo le scritte a spray dai muri di sasso del parco.

Cognola, 25 settembre 2009

Un gruppo di giovani e meno giovani organizza una giornata di pulizie presso il Centro Civico di Cognola.

Cognola, 2 dicembre 2009

Un gruppo di donne sta recuperando un' aiuola abbandonata presso il Centro Civico.

Martignano, 25 agosto 2009

Un gruppo di giovani lavora due giorni interi per pulire la fontana del parco di Martignano.

Cognola, 3 maggio 2011

Un gruppo di donne si occupa di tenere in ordine il giardino lungo la scalinata del Centro Civico.

Cognola, 12 novembre 2010

Un gruppo di cittadini si occupa di sistemare e tinteggiare le parte del Centro Civico.

Cognola, 9 marzo 2011

Alcune donne, da circa due anni, fanno il giro settimanale della piazza a raccogliere le schifezze che altri cittadini gettano a terra.

Cognola, 24 marzo 2011

Alcuni cittadini smaltano e tinteggiano la scala del Centro Civico.

Cognola, 24 marzo 2011

Alcuni cittadini smaltano e tinteggiano le parete del Centro Civico.

Cognola, 3 maggio 2011

Alcune donne puliscono con acqua e detersivo le scale del Centro Civico. Lo stanno facendo tutte le settimane da molto tempo.

Martignano, 7 maggio 2010

Alcuni cittadini puliscono e rimettono a nuovo i giardini di Piazza dei Canopi.

Martignano, 16 aprile 2010

Un cittadino smalta e tinteggia a nuovo la parete del Centro Sociale.

Cognola, 4 marzo 2011

Un cittadino tinteggia le parti del Centro Civico abbruttite dalle scritte vandaliche.

Cognola, 28 agosto 2009

Un gruppo di ragazzi dell'ISA stanno ritinteggiando le pareti del Centro Civico dagli imbrattamenti di altri giovani.

Cognola, 16 novembre 2010

Alcuni cittadini puliscono l'ascensore in piazza a Cognola. Erano anni che, nonostante interrogazioni comunali, si trovava in condizioni indegne.

Cognola, 25 settembre 2010

Un folto gruppo di ragazzi tinteggia a nuovo le colonne del Centro Civico.

Cognola, 10 dicembre 2011

Il gruppo TAVI MACOS tinteggia l'atrio e il Centro Giovani dell'Argentario.

 

Di seguito l'O.d.G approvato dal Comune di Trento, primo firmatario Marco Franceschini

Oggetto:Progetto ADOTTA UN BENE COMUNE - coinvolgere i cittadini, le associazioni, le scuole e le imprese a prendersi cura della città

Premesso che

  • alcuni Comuni italiani hanno promosso in questi anni iniziative e progetti volti a coinvolgere cittadini, associazioni, istituzioni scolastiche e anche imprese nella cura dei beni comuni e principalmente delle aree verdi delle proprie città;
  • tra le esperienze più significative di sussidiarietà praticata citiamo: quella di Sesto San Giovanni con il progetto “Bene Comune. Cresce con cura”, grazie al quale i cittadini, le associazioni o le imprese, presentano al Comune un proprio progetto di cura di un bene e il Comune, dopo verifiche, mette a disposizione mezzi e risorse per la realizzazione; quella di Roma dove il Comune ha proposto un programma di valorizzazione e manutenzione di aree verdi cittadine, mediante accordi di sponsorizzazione con soggetti privati, e quella del Comune di Ferrara che ha promosso il progetto “Adozione di aree verdi pubbliche della città di Ferrara”;
  • l’articolo 118, 4° comma, della Costituzione italiana prevede che “Stato, regioni, province, città metropolitane e comuni favoriscano l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà”;

Il consiglio comunale di trento ha approvato

  1. nel luglio 2009 con delibera n. 115 la mozione che prevedeva il ripristino e la valorizzazione di tutte le piccole aree degradate dei quartieri e dei sobborghi di Trento, impegnando la Giunta ad effettuare in collaborazione con le Circoscrizioni un censimento di tutte le piccole aree (di circa 100 metri quadrati) e sentieri che versino in situazioni di degrado ambientale;
  2. nel luglio 2010 con delibera n. 118, approvando la mozione “2011 Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva”, ha deliberato tra l’altro di “promuovere ulteriori azioni per dare valore sociale e culturale all’azione volontaria dei cittadini attivi”;

Esistono sul territorio esempi di coinvolgimento della cittadinanza nella cura dei beni della comunità, come nella Circoscrizione dell’Argentario o come è stato fatto in passato nella Circoscrizione di Meano; così come molti cittadini già fanno spontaneamente alcune azioni di cura volontaria della città;

Considerato che:

  • con l’iniziativa in oggetto ci si propone di favorire la collaborazione tra cittadino, associazione, istituzione scolastica, impresa ed istituzioni della città di Trento attraverso la partecipazione diretta alla difesa dei beni comuni, come possono essere, ad esempio, aree verdi, panchine, parchi, giardini, fontanelle, alberi, arredi urbani, fioriere, aree giochi o singoli giochi (altalene, scivoli, giostrine, casette, …) o qualsiasi altro bene di cui si intenda prendersi cura;
  • in alcuni progetti citati è previsto che le realtà economiche che partecipano tramite appositi contratti di sponsorizzazione tra privato e amministrazione comunale, possano poi apporre una targa che pubblicizzi ciò che stanno facendo per il bene comune;
  • la Giunta comunale, per il tramite delle Circoscrizioni, e tenendo conto del censimento effettuato sulla piccole aree degradate, ad approvare con apposito atto l’elenco dei beni comuni che possono rientrare in questo progetto suddivisi per circoscrizione e per tipologia, la descrizione del progetto con le modalità della sua pubblicizzazione, i criteri per le valutazioni dei singoli progetti presentati, nonché il testo tipo dell’accordo di collaborazione fra amministrazione comunale e cittadino, associazione, istituzione scolastica o impresa con i rispettivi diritti e doveri e la durata dell’accordo;

Precisato inoltre che:

  • attraverso tale progetto i cittadini saranno più motivati a prendersi cura dei piccoli beni comuni della città, a contribuire alla “manutenzione” della città, contraddicendo così il detto “roba del comun roba de nessun” ed offrendo un esempio concreto di partecipazione virtuosa dei cittadini;
  • le varie iniziative che si realizzeranno, essendo attività di volontariato gratuito, permetteranno all’amministrazione comunale di ottenere non solo un piccolo risparmio di risorse pubbliche, ma anche una maggiore efficacia nella salvaguardia dei piccoli beni comuni, che alle volte con una gestione centralizzata non sempre si riesce a perseguire;
  • tale progetto aiuterà l’amministrazione comunale ad ottemperare a quanto previsto dalla delibera del Consiglio comunale di Trento n. 99 del 9 giugno 2010 con cui è stato approvato con emendamenti l’ordine del giorno avente per oggetto “Proposte per aumentare la fruibilità e la sicurezza dei giardini pubblici, parchi e zone verdi della città mediante loro valorizzazione”;

tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale di Trento impegna il Sindaco e la Giunta

  1. ad implementare il progetto ADOTTA UN BENE COMUNE così come delineato in premessa dandone la massima pubblicità ed informazione;
  2. ad individuare con apposito atto ed in collaborazione con le Circoscrizioni tutti gli elementi necessari per l'elaborazione del progetto e la sua attuazione;
  3. a rendicontare pubblicamente, sul sito internet del Comune e all’interno del bilancio sociale del Comune i risultati del progetto sia in termini quantitativi che qualitativi